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I miracoli del Volto Santo raccontati in un docufilm

«Si ha l’impressione che in alcuni Paesi del mondo, il Volto Santo sia più conosciuto della Sacra Sindone», riflette Antonio Bini, responsabile della comunicazione del santuario di Manoppello. Mentre l’Abruzzo, che può fregiarsi di questa straordinaria icona della cristianità come volano per far ripartire la regione martoriata dalle sciagure degli ultimi anni, non investe nella promozione pubblicitaria.

«Senza finanziamenti pubblici, abbiamo dovuto affidarci alle nostre risorse» è la frecciata alle istituzioni del giornalista Rai Fabrizio Franceschelli, autore, insieme alla moglie regista, Anna Cavasinni, del docufilm “Il Volto Ritrovato di Gesù-viaggio nei luoghi, nella storia, nelle leggende legate al Volto santo di Manoppello” presentato nella sala Tosti dell’Aurum, alla presenza del governatore, originario di Manoppello, Luciano D’Alfonso e di padre Carmine Cucinelli, rettore del Santuario, con la proiezione di alcune sequenze del movie tradotto in 6 lingue: italiano, francese, inglese, polacco, spagnolo e tedesco. Si lavora per la realizzazione di parcheggi nei dintorni della basilica per sostenere l’enorme flusso di pellegrini, 1.500 pullman ogni anno, provenienti dalla Polonia, dalla Russia, dalla Germania, dalle Filippine, dal Canada, dagli Stati Uniti. A questi si aggiungono «un milione e 700mila abruzzesi che vivono nel mondo, ai quali il governatore-senatore si augura arrivi «la bellezza di questo luogo» attraverso l’opera divulgativa del docufilm che raccoglie anche testimonianze della gente del luogo miracolata dal Volto Santo. È il caso di Annamaria Di Vincenzo, 72 anni, che 65 anni fa quando aveva 7 anni cadde nel fiume Pescara mentre giocava con le amichette e, ad un certo punto, le «apparve il Volto Santo che mi ha detto: allunga la mano e aggrappati. Così mi sono salvata. Dalle acque di un laghetto di campagna profondo 7 metri si è salvata anche Ida Di Renzo, 74 anni, entrambe del paese dove è custodita la reliquia. Anna Cavasinni rivela che l’idea del video «ci è stata suggerita, tre anni fa, da monsignor Bruno Forte. Il velo sacro che secondo padre Cucinelli «non sembra fatto da mano d’uomo è il mistero di questa immagine».  

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