«Nel Chietino –illustra il direttore regionale di Fidimpresa Abruzzo, Adriano Lunelli– le“sofferenze” delle imprese hanno toccato quota 155 milioni, ovvero il 50% del totale regionale, mentre più discreto è stato il risultato raggiunto all’Aquila (+70 milioni), Teramo (+42) e Pescara (+45). Un quadro negativo, che porta la soglia media regionale dell’aumento delle “sofferenze” bancarie, per quel che riguarda le imprese, al 32% in più dell’anno passato, contro un valore medio nazionale del 22%». Meno male, allora, che in un quadro così complesso sia arrivata una boccata d’ossigeno dall’accordo nazionale che fa slittare al 31 luglio prossimo la scadenza per la richiesta di ulteriore dilazione del pagamento delle rate sui prestiti contratti dalle piccole imprese. «L’accordo raggiunto da Governo, da Rete Imprese Italia, che è la sigla che raggruppa i rappresentanti di Cna, Confartigianato, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti, da altre associazioni d’impresa e dall’Abi –dice ancora Lunelli– ha fissato una moratoria che prevede l’estensione all’estate 2011 dell’accordo siglato nel 2009. L’obiettivo è favorire la fuoriuscita delle imprese dalla crisi, soprattutto in un periodo segnato da una forte crisi di liquidità: in ballo ci sono almeno 190mila piccole imprese, per un controvalore finanziario di circa 56 miliardi di euro. E l’accordo abbraccerà anche i mutui contratti da imprese “virtuose”. Alle aziende in regola con il pagamento delle rate, l’accordo riserva la possibilità di allungamento della durata del finanziamento a seconda dei mutui contratti: due anni per i mutui chirografari, tre per quelli ipotecari. Ancora, a fronte dell’aumento del capitale sociale da parte delle imprese, le banche aumenteranno i finanziamenti concessi». Ora, grazie a questa decisione, prosegue Lunelli, «potremo svolgere una funzione attiva ed efficace di garanzia e di copertura del rischio nei confronti delle imprese interessate, accrescendo la loro possibilità di accesso al credito e rafforzando il loro rapporto di fiducia con il sistema bancario regionale». Proprio al rafforzamento di questo rapporto di fiducia tra sistema delle imprese e istituti di credito punta con forza la mission di Fidimpresa, che ha messo a punto un nutrito pacchetto di convenzioni con le banche presenti in Abruzzo: «Con la riforma regionale del sistema dei confidi approvata qualche mese fa dal consiglio regionale –conclude Straccia– la funzione esercitata dal sistema di garanzie si è accresciuta notevolmente, perché è loro richiesto un ruolo più importante nella gestione di molteplici e delicate partite finanziarie, come quelle riguardanti la gestione dei fondi di garanzia, dei fondi rischi, dei fondi anti-usura. La verità è che i confidi sono diventati il partner di riferimento delle piccole imprese: un ruolo, il loro, che lo scenario della crisi ha reso più attuale, perché adesso in ballo non c’è solo il destino di aziende, ma quello di comunità locali, la coesione sociale di territori, la vita di tante famiglie».