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E’ un marsicano lo scienziato delle stelle

Quando aveva 7 anni e frequentava la scuola elementare ad Avezzano i genitori Fabio e Ivana gli regalarono un telescopio. E lui decise che le stelle sarebbero state nel suo futuro. Mario Spera, nonostante tutti gli dicessero che un giorno avrebbe cambiato idea, sulle stelle ha costruito una vita.
Oggi, a 31 anni, le continua a studiare all’università di Innsbruck, in Austria, ma presto partirà per gli Stati Uniti grazie a un progetto dell’Unione Europea che non si è fatto sfuggire. «Ho frequentato il Liceo scientifico ad Avezzano e poi ho studiato astrofisica alla Sapienza di Roma», ha raccontato Spera, subito dopo aver terminato degli esami nell’ateneo austriaco dove si trova attualmente, «sono rimasto alla Sapienza per il dottorato di ricerca fino a quando mi sono trasferito a Padova, nell’osservatorio astronomico della città, per un post dottorato. Ho continuato a studiare lì per tre anni e a da ottobre sono partito per l’Austria, destinazione Innsbruck».

La sua passione per l’astronomia parte da lontano. Nonostante le difficoltà incontrate, con grinta e tenacia, Spera è riuscito a coltivarla. Una scelta che l’ha portato lontano dagli affetti. «Ho questa grande passione da quando ero molto piccolo», ha continuato l’astrofisico avezzanese, «ricordo che i miei genitori, quando frequentavo le scuole primarie, mi regalarono un telescopio e già ero convinto che da grande avrei studiato le stelle. Tutti mi dicevano che avrei inseguito altre idee, ma in realtà non l’ho cambiate mai». Proprio questo amore incondizionato ha portato Spera a vincere la Marie Curie Global fellowship, una borsa di studio grazie alla quale studierà le onde gravitazionali. «È una sorta di borsa di studio dell’Unione Europea che si vince presentando il proprio progetto di ricerca, che deve però competere con altri 10mila progetti», ha concluso l’avezzanese, «viene giudicato dalla Xommissione europea e in caso di vittoria vengono assegnati 250mila euro per vederlo realizzato. Il mio progetto è incentrato sull’origine e sulla storia evolutiva dei buchi neri che si fondono per emissione delle onde gravitazionali. Voglio capire la loro storia e lo farò alla Northwestern university di Chicago, dove rimarrò per due anni. Subito dopo tornerò un anno all’università di Padova per concludere il progetto».  

 

 

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