Entrambi sono docenti della Yazd University, città persiana inserita di recente nella lista Unesco dei beni patrimonio dell’umanità. Hussein Ayatollahi, preside della School of Arts and Architecture della Yazd University, collocata proprio al centro dello straordinario centro storico della città, è attualmente membro della Dry and Desert Research Institute, Yazd University, fondatore e responsabile del Wind catcher International Center, centro di ricerca attivo sui temi dell’architettura sostenibile e dell’adeguamento degli insediamenti ai cambiamenti climatici. Farhad Nedjadkoorki, professore di fisica, direttore dell’International e Scientific Cooperation Office, è responsabile del Moc Unich-Yu per la parte della Yazd University e da tempo sviluppa le sue ricerche sui temi della ripartizione e del monitoraggio delle fonti di inquinamento atmosferico. “Le matrici di eccellenza del nostro territorio - ha dichiarato il presidente del Parco Tommaso Navarra - hanno una vocazione internazionale che dobbiamo saper cogliere per il rilancio e una reale rifondazione dello stesso. La simbiosi di storia, natura e uomo, così altamente rispettosa dell’ambiente e dei suoi delicati equilibri che nel corso dei millenni il nostro territorio ha saputo esprimere, deve rappresentare punto fecondo di partenza per il trasferimento, a livello internazionale, delle nostre eccellenze. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo alla meritoria iniziativa dell’Università d’Annunzio di Chieti e dell’Università di Yazd, su un gemellaggio culturale basato su una strategia di sostenibilità di lungo periodo che affonda le radici nella filosofia dei “Cammini di uomini, Cammini di animali” che noi abbiamo declinato nella tradizione dei tratturi e della connessa economia agro-silvo-pastorale di pregio”. Effettuata anche una visita alla sede di Assergi del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ai laboratori del Gran Sasso e ai cantieri del centro storico dell’Aquila.